venerdì 29 gennaio 2016

Historia magistra vitae

In questo periodo storico bisognerebbe ricordare la frase di Cicerone :"historia magistra vitae" e soprattutto bisognerebbe applicarla concretamente alle situazioni, che si verificano ai giorni nostri. La storia ci insegna prima di tutto che nulla è eterno, ma come diceva Eraclito “panta rei”: tutto scorre; questo pensiero può portare ad avere meno paura del cambiamento.
 Conoscendo la storia si può comprendere che il mondo non è stato sempre come oggi e non lo sarà per molto, perché le trasformazioni sono rapide. Quindi è inutile costruire barriere fisiche o mentali che prima o poi saranno travolte. Un esempio di superamento di queste barriere potrebbe venire dallo sport; negli sport di squadra ci sono già molto giocatori provenienti da tutte le nazioni, per cui il razzismo non dovrebbe proprio avere più senso, almeno in teoria. In realtà negli stadi continuano i cori razziali di chi non ha la storia come maestra, di chi non ha accettato il suo insegnamento.

3 commenti:

  1. Noi siamo privi di memoria! La memoria è un compito che ci è stato affidato; se lo mettessimo in pratica, il mondo e la nostra stessa vita, ne trarrebbero vantaggio.

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    1. ciao Giovanna, hai ragione. purtroppo viviamo in un eterno presente senza passato ne futuro.

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    2. Ciao Stefano, io mi riferivo al mandato che Cristo ha dato a ciascuno di noi; essere anche Sua memoria, nel tempo che viviamo e allora tutta la storia acquista valore, un valore inestimabile.

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