lunedì 21 marzo 2016

Resurrezione

Cattolico significa universale e quindi la messa cattolica è di per sé aperta a tutti. In ogni parte del mondo un fedele cattolico, soprattutto la Domenica, può. andare a messa sapendo che è la stessa ovunque e che in questo modo è in comunione con tutta la Chiesa.
Un ostacolo potrebbe essere la lingua, per esempio un emigrato ha diritto di seguire la messa nella sua lingua e quindi va nella propria comunità di origine.
 Non possono però esserci messe particolari per singole categorie di persone. Per esempio non dovrebbe esserci una messa per disabili, ma tutte le messe dovrebbero essere fatte con certe attenzioni come garantire la presenza di una persona che conosca il linguaggio dei sordomuti, o far sì che le chiese non abbiano barriere architettoniche.

La Resurrezione di Cristo infatti riguarda ogni uomo, in quanto ogni uomo pur essendo mortale ha in sé il desiderio di una vita piena ed eterna.

Buona Pasqua di Resurrezione a tutti

lunedì 7 marzo 2016

Viva le donne

Fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sono state organizzate molte giornate dedicate ai diritti delle donne. A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le donne hanno manifestato per chiedere la fine della guerra. In seguito, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, che si è svolta a Mosca il 14 giugno 1921, è stato stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale si è fatto per molto tempo risalire la scelta dell'8 marzo ad una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio. In realtà questo fatto non è mai accaduto, e probabilmente è stato confuso con l'incendio di un altra fabbrica tessile della città, avvenuto nel 1911, dove morirono 146 persone, tra le quali molte donne.
I fatti che hanno realmente portato all'istituzione di questa festa sono di diverso tipo, più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto.
Quindi la festa della donna è collegata al desiderio di pace. Non credo che la donna sia più pacifista dell’uomo, ma è portatrice della vita in senso biologico; col suo corpo genera la vita e per la vita c’è bisogno di un contesto di pace.

La giornata della donna può avere un senso nei contesti in cui non c’è ancora parità, ma come tutte le ricorrenze può essere strumentalizzata o data come contentino per non cambiare le cose in positivo.