mercoledì 15 aprile 2015

Grati e santi



Essere santi vuol dire essere grati.
La gratitudine è il punto di partenza per il cammino della santità, la condizione indispensabile. Questo è evidente nel principio e fondamento degli esercizi spirituali di S. Ignazio:
«[23] L'uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e così raggiungere la salvezza; le altre realtà di questo mondo sono create per l'uomo e per aiutarlo a conseguire il fine per cui è creato. Da questo segue che l'uomo deve servirsene tanto quanto lo aiutano per il suo fine, e deve allontanarsene tanto quanto gli sono di ostacolo.»
Nel principio e fondamento si ringrazia a partire dal creato che Dio ci ha donato e di cui dovremmo essere custodi. L’essere creati è il principio della santità, perchè è la prima cosa per cui ringraziare.
Non essere grati vuol dire non essere aperti all’altro come dono che si accoglie, al massimo lo si vede come una persona da aiutare e non come un dono per cui essere grati e quindi da amare.

2 commenti:

  1. Essere grata è per me essere aperta all'incontro con l'altro che si fa dono e che mi interpella a sua volta ad essere anch'ioI dono e credimi questo mi capita varie volte. E il dono dell'altro mi apre sempre allo stupore e mi aiuta a capire che niente mi è dovuto ma tutto è dono.

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  2. Ciao Giovanna anche per essere grati significa stupirsi e meravigliarse sempre per i doni di DIO e degli amici.

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