Il
viaggio del Papa in Africa considerato da tutti a rischio ha portato invece
alla luce una realtà scomoda,ma ormai impossibile da nascondere.
Il
centro del cristianesimo non è più l’Europa o il nord del mondo, ma sono l’America
latina, l’Africa e l’Asia dove i cristiani sono in minoranza, ma proprio per
questo hanno quell'entusiasmo e quella credibilità che in Europa sono andati
persi.Non a caso c’è sempre più agitazione nella società cosiddetta cristiana o
che ama definirsi ancora cristiana.
Il Papa
parla sempre del centro e delle periferie, ma forse questi concetti non si
adattano a una religione come quella cristiana. Il cristianesimo non è un
imipero che si espande da un centro verso nuove periferie, ma è una comunità in
cui l’unico centro è Cristo, che è presente in ogni persona credente e anche in
quelle non credenti, anche se loro non lo sanno e non ci credono.
Da altra
parte Gesù stesso è nato,vissuto ed è morto in periferia e il Suo messaggio si
rivolge a uomini e donne di periferia, ma prima o poi siamo tutti uomini e
donne di periferia così come possiamo diventare centro.
Soprattutto la credibilità è andata persa, siamo credibili quando evitiamo di fare i maestri. Forse abbiamo perso l'infanzia spirituale, che ci permette di aprirci al centro che è Cristo, per portarlo in periferia. Ma questo può accadere solo quando la nostra periferia è visitate da Cristo.
RispondiEliminaCiao Giovanna, Hai ragione la parola e la testimonianza devono andare sempre insieme.
RispondiEliminaIo credo che moto speso la tentazione di essere auto referenziali ma se il Dio è stato ai margini noi dobbiamo seguire il suo esempio ciao Stefano molto stimolante il tuo pensiero
RispondiEliminaCiao marco, Hai Ragione. Dobbiamo seguire l'esempio di DIO che parte dalle persone emarginate per arrivare a tutti.
RispondiElimina