Le diverse parti che compongono l’uomo per comodità vengono studiate singolarmente:
la medicina studia il corpo, la psicologia la ‘psiche, la teologia lo spirito.
Questa divisione è stata l’inizio dell’epoca illuministica e ha portato a
grandi progressi, ma anche a considerare l’uomo come una macchina, anzi peggio
perché almeno un meccanico la macchina la conosce interamente. A questo
proposito ricordiamo il celebre Trattato
delle sensazioni di Condillac, in cui l’uomo è paragonato a una statua che
pian piano scopre i propri sensi, uno alla volta come fossero parti
completamente separabili.
Non si può invece
fare a meno di considerare l’unità psico-fisica, senza rinnegare tutti i progressi
che sono stati raggiunti con la specializzazione delle diverse discipline. Infondo
proprio il progresso delle conoscenze scientifiche ha riportato alla luce in
questi anni, il fatto che l’uomo è un’unità e che per curare anche solo una
parte del corpo bisogna tenere conto di tutto l’organismo.
È la conoscenza di una persona nella sua interezza che permette un rapporto di cura efficace, ed empatico.
RispondiEliminaCiao Giovanna, sono d'accordo con te.
Eliminabravissimo sono orgogliosa di come scrivi e di quello che pensi in generale e poi queste sono teorie portate avanti da Gesu' che la scienza ha capito molto dopo(dal testo :"la 4 dimensione" che porta le esperienze della chiesa evangelica di Seul / fondatore konky Choo /ed.Uomini Nuovi)
RispondiEliminaMartedì era ero al Poggeschi con il gruppo di lavoro che sta lanciando, insieme ai gesuiti e alla rete Loyola, un servizio di counseling presso quella sede indirizzato ai giovani frequentanti il centro. Si è parlato anche di pastoral counseling distinguendo bene chi aveva le competenze per fare counseling e basta, chi pastoral e chi entrambe. Penso a quanto sarebbe stato utile nella mia formazione spirituale questa nuova chiarezza che oggi abbiamo. Un abbraccio
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